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PRIVACY: LA SITUAZIONE AD UN MESE DALL’APPLICAZIONE DEL GDPR.

Lo scorso 10 Luglio, ormai a più di un mese dall’entrata in vigore del Reg. UE 2016/679, nella relazione annuale al Parlamento, il Presidente dell’Autorità Garante della Protezione dei Dati, Antonello Soro, ha fatto il punto sulla realtà odierna.


Il primo dato che subito balza all’occhio, purtroppo, è quello relativo alle violazioni di database in Italia che, dallo scorso 25 Maggio, sono aumentate del 500%, ovvero circa 140 attacchi al giorno. Questi risultati, indubbiamente allarmanti, sono frutto del recente obbligo, imposto dal GDPR all’art. 33, a tutti i titolari del trattamento dei dati, di comunicare tempestivamente i casi di intrusione informatica, ovvero i cosiddetti data breach.


Ulteriori numeri importanti, mostrati al Parlamento da Soro, interessano poi l’attività in merito a quesiti, reclami, provvedimenti e sanzioni dell’Autorità Garante relativi all’anno 2017. In particolare sono stati decisi 276 ricorsi, sono state comunicate 41 notizie di reato all’autorità giudiziaria, per mancata adozione di misure di sicurezza a protezione dei dati e trattamento illecito, ovvero senza consenso, sono state effettuate 275 ispezioni e contestate 589 violazioni amministrative, per un totale di sanzioni riscosse di 3,8 milioni di euro; il 15% in più del 2016.


È bene, inoltre, tenere presente che gli adempimenti in materia di privacy non tutelano solamente le persone che entrano in contatto con noi, ma anche i nostri stessi dati! Ricordiamoci, infatti, che nell’epoca del digitale siamo costantemente sottoposti ad una sorveglianza spesso occulta. Non si può dunque pensare che, passato il 25 Maggio, si possa abbassare l’allerta; le segnalazioni e i controlli sono solo all’inizio e da settembre, si spera, sarà applicabile anche il decreto nazionale in materia.


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Studio Legale Bruschi


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