Il 26 febbraio u.s. è stata pubblicata la circolare n. 3/E dell’Agenzia delle Entrate in relazione ai cosiddetti P.I.R. (Piani di Risparmio a Lungo Termine). Nello specifico, questi ultimi rappresentano una incentivazione fiscale del risparmio di lungo termine, ad applicazione generalizzata, finalizzata a: offrire maggiori opportunità di rendimento ai singoli; aumentare le opportunità delle imprese di ottenere risorse finanziarie per investimenti di lungo termine; favorire lo sviluppo dei mercati finanziari nazionali.
La circolare in questione ribadisce la finalità dell’intervento normativo operato in tal senso quale “facilitare la crescita del sistema imprenditoriale italiano”. Inoltre, richiama alle Linee Guida pubblicate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che definisce i PIR quali strumenti “personalizzabili, flessibili, di natura dinamica”.
L’Agenzia delle Entrate chiarifica, quindi, gli ambiti di applicazione di tali piani di risparmio, le modalità di costituzione attraverso un intermediario bancario di fiducia, la tipologia di investimenti accessibili, proponendo anche degli esempi pratici ipotetici.
Si precisa anche che, sarà emanato, nei prossimi giorni, il decreto attuativo delle misure fiscali, previste nell’ultima legge di bilancio, per incentivare l’approdo in Borsa delle piccole e medie imprese. La notizia è stata diffusa dal capo della segreteria tecnica del ministro dell’Economia e delle Finanze, Le agevolazioni saranno concesse sia alle imprese che scelgono di quotarsi in Ipo con una semplice offerta pubblica di vendita, sia a quelle optano per l’aumento di capitale.
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