Lo scorso 30 Aprile è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Crescita che ha definito alcuni importanti aspetti relativi al Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR).
Lo stesso, infatti, ha confermato le modalità di accesso al fondo attraverso il cosiddetto doppio binario. I risparmiatori che, in alternativa, possono dimostrare un reddito Irpef al 31.12.2018 inferiore a 35.000 euro o di possedere un patrimonio mobiliare, sempre al 31.12.2018, inferiore a 100.000 euro, potranno accedere direttamente al FIR. Tale ultimo importo potrà essere aumentato a 200.000 euro su approvazione da parte della Commissione Europea. Coloro che, invece, non rientrano in uno dei due parametri sopra indicati potranno ottenere il rimborso solo a seguito di verifica, da parte di un’apposita commissione, di violazioni massive e del nesso di causalità tra queste e il danno subito.
Per quanto attiene le modalità di presentazione delle istanze, la definizione delle tempistiche, della documentazione richiesta e delle fattispecie di violazioni massive, nonché per la nomina della commissione, si dovrà attendere ancora. Tali precisazioni, difatti, saranno contenute nel decreto attuativo che dovrà essere emanato dal ministero di economia e finanza, ma non sono previsti termini perentori per tale attività.
Uniche certezze sono che dalla data indicata in tale ultimo decreto le domande dovranno essere inviate entro 180 giorni e che l’importo degli indennizzi sarà pari al 30% del costo di acquisto per gli azionisti e al 95% del costo di acquisto per gli obbligazionisti subordinati. A tali importi saranno detratti eventuali rimborsi, ristori, indennizzi o risarcimenti già ricevuti, ma la percentuale indicata potrà essere incrementata negli anni a venire a seconda delle previsioni di spesa.
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Studio Legale Bruschi
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