L’ANAC ha varato le Linee Guida n.4 di attuazione del Codice degli Appalti (D. Lgs. n. 50/2016) in data 1 marzo 2018, ed entranti in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Il Documento riporta una serie di ritocchi al primo codice che aveva creato alcuni inconvenienti applicativi. Un primo intervento operato dall’Anac è relativo al valore stimato dell’appalto, si legge in particolare che: “le stazioni appaltanti devono prestare attenzione alla corretta definizione del proprio fabbisogno in relazione all’oggetto degli appalti, specialmente nel caso di ripartizione in lotti o di ripetizione dell’affidamento nel tempo”. Riguardo poi, al calcolo delle opere di urbanizzazione, si prevede l’affidamento con procedure pubbliche solo per quelle che non possono essere considerate di urbanizzazione primaria.
Ancora, tra i principi comuni, vi è un particolare approfondimento del principio di rotazione degli affidamenti e degli inviti: “a tutela dell’effettiva possibilità di partecipazione delle micro, piccole e medie imprese, nonché dei criteri di sostenibilità energetica e ambientale e del principio di prevenzione e risoluzione dei conflitti di interessi”.
Infine, il paragrafo 4 delle predette linee guida approfondisce la verifica dei requisiti generali e speciali ai sensi dell’art. 80 del Codice degli appalti pubblici e speciali e le sanzioni nel caso di mancanza degli stessi: “risoluzione del contratto; incameramento della cauzione definitiva o, in alternativa, l’applicazione di una penale in misura non inferiore al 10% del valore del contratto”.
Per restare aggiornato o richiedere un parere legale, visita il nostro sito web e iscriviti alla Newsletter.
Studio Legale Bruschi
תגובות