Ancora una volta, sull’ennesima tematica che necessita di una normativa che la regoli, la legge resta un passo indietro. È quello che sta succedendo con le cripto-valute: in precedenti articoli avevamo già spiegato quale fosse il problema ma si sperava che nel giro di breve tempo sarebbe arrivata una regolarizzazione di queste monete virtuali.
Tutto questo vuoto normativo preoccupa molto la CONSOB e le altre Authority che hanno la funzione di tutelare tutti i risparmiatori, soprattutto i più piccoli investitori che sono attratti da questa novità che quotidianamente occupa una pagina di giornale.
I rischi di non avere una regolazione in materia sono diversi: le informazioni risultano poche e incomplete, non c’è una modalità riconosciuta di determinazione dei prezzi, la volatilità è molto elevata, non ci sono vere e proprie tutele legali e, afferma CONSOB, queste problematiche assumo “una maggiore rilevanza in relazione al diffondersi di forme di offerta attraverso il canale digitale che facilitano l’acquisto di cripto-attività da parte di una platea molto ampia di soggetti”.
Quello che ha infatti in programma la Commissione Europea è una legislazione solida al fine di garantire l’integrità del mercato e una concreta tutale a tutti gli investitori. L’iter per l’approvazione di una normativa è però molto macchinoso e lungo, infatti risulta tutt’oggi ancora in corso.
Ricordiamo peraltro che queste monete sono veri e propri prodotti finanziari e che sopra una determinata cifra comportano reddito imponibile. Auspichiamo quindi nel più breve tempo possibile a una regolamentazione per questa nuova forma di investimento e perché no, di pagamento vista la molteplicità di investimenti che stanno avvenendo.
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Studio Legale MB
Dott.ssa Roberta Girardi
Vittorio Veneto, 03 maggio 2021
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