Dopo il caso di Banca Popolare di Vicenza (BpV), dove si è ipotizzato il passaggio di competenza dal Tribunale di Vicenza a quello di Milano, risolto in favore del primo con la sentenza della Corte di Cassazione n. 15537/18, adesso ci si interroga sulla competenza territoriale del processo che vede imputati i vertici di Veneto Banca.
Lo scorso Marzo, il Giudice dell’udienza preliminare di Roma ha disposto, dopo ben quattro mesi dall’inizio dell’udienza preliminare, il trasferimento del procedimento per Veneto Banca da Roma a Treviso, sostenendo di non essere lui il Giudice competente per territorio. La citata sentenza della Suprema Corte, in merito al procedimento contro BpV, fa però pensare che la questione in merito a Veneto Banca non si risolverà facilmente.
I Giudici di Legittimità, infatti, hanno richiamato il principio secondo il quale è competente territorialmente il Giudice del luogo in cui il reato si verifica, ovvero, nel caso in questione, l’ostacolo alle attività di vigilanza della Banca d’Italia che ha sede a Roma. Si potrebbe così verificare la situazione inversa a quella attuale, ossia il Tribunale di Treviso potrebbe sollevare un’ulteriore conflitto di competenza ritenendo che la causa debba tornare a Roma andando nuovamente a scomodare la Corte di Cassazione in merito. Se questo dovesse accadere si creerebbe un periodo di stallo per i risparmiatori di Veneto Banca sui quali graverebbe anche il pericolo della prescrizione poiché, per i reati economici e finanziari, i tempi sono piuttosto brevi.
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Studio Legale Bruschi
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