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CONDANNATO UN ISTITUTO BANCARIO PER LA VENDITA DI OBBLIGAZIONI, ANCHE SE VALUTATE CON RATING POSITIV

La Corte d’Appello di Brescia ha ribadito l’importanza di preventive e appropriate informazioni all’investitore così come previste ex lege, attraverso la Sentenza n.1653/2017 pubblicata nel mese di Dicembre u.s..


Nel caso di specie, due investitrici convenivano in giudizio una Banca in relazione a tre negoziazioni di obbligazioni emesse dal gruppo Lehman Brothers, proprio nei mesi precedenti la data di default di tale gruppo. In particolare, le attrici affermavano che alla luce di dati oggettivi ed accessibili alla Banca, quest’ultima sarebbe stata in grado di avvertire i clienti dell’elevatissimo rischio concernente i titoli suddetti, nonostante la positiva valutazione da parte delle Agenzie internazionali.


L’Istituto Bancario ha impugnato la sentenza di primo grado, con cinque motivi di gravame, affermando in primis di aver adempiuto agli obblighi della normativa. In secundis la Banca sottolineava che il tribunale non avrebbe potuto in via presuntiva stabilire che le investitrici, scegliendo un rischio di investimento basso, avrebbero di certo rivolto il loro interesse ad altri titoli, se messe in condizione di conoscere la vera natura delle obbligazioni Lehman Brothers.


La Corte d’Appello sottolineando la mancanza di assoluzione delle prove da parte della Banca, in ordine al rispetto della normativa e all’analisi concreta dei titoli, ha così accolto le richieste delle parti attrici, condannando l’Istituto Bancario al risarcimento di Euro 80.354,30 oltre interessi ed anche alla rifusione di gran parte delle spese legali affrontate dalle investitrici.

Studio Legale Maria Bruschi

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