A seguito dell’esame delle relazioni depositate dai consulenti tecnici incaricati dal Tribunale e dalla difesa, ieri, 09.01.2019, il Giudice Limitone del Tribunale di Vicenza ha dichiarato lo stato di insolvenza di Banca Popolare di Vicenza.
Il Professor Inzitari, perito del Tribunale, ha rilevato che BpVi il 25 Giugno 2017, quando veniva messa in liquidazione coatta amministrativa, presentava uno squilibrio pari a 3,5 miliardi di euro. Anzi, dalle indagini svolte, è emerso che già nel Dicembre 2016 la situazione dell’Istituto Bancario era compromessa, lo stesso infatti non era più in grado di far fronte alle richieste avanzate dai propri creditori.
La dichiarazione di insolvenza, contro la quale i legali di Zonin hanno già annunciato di presentare ricorso in Appello, è una decisione positiva per coloro che sono stati truffati da BpVi perché apre la possibilità di procedere con altre inchieste come, ad esempio, quelle relative alla bancarotta fraudolenta e ai reati fallimentari, che consentono un prolungamento dei termini di prescrizione per i reati già contestati agli ex vertici, ovvero aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza di Bce, Bankitalia e Consob, e di falso in prospetto.
Per questi ultimi reati sta proseguendo il procedimento penale che vedrà la prossima udienza il 24 Gennaio nell’aula bunker di Mestre, dove è stato trasferito per consentire a tutti i legali delle 8 mila parti civili costituitesi di partecipare.
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Studio Legale Bruschi
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