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Bio-on S.p.a: ultimi aggiornamenti sul fronte giudiziale

Nei confronti di Bio-on S.p.a., società specializzata in plastiche biodegradabili, che ha visto nel luglio 2019 improvvisamente crollare i propri titoli, dopo l’attacco del fondo speculativo americano Quintessential che ha accusato l’azienda e il suo fondatore di reato di falso in bilancio e manipolazione del mercato, è tutt’ora in corso un procedimento penale.

Come ha riportato MF-Milano Finanza, alcuni di giorni fa dopo essere giunta a conclusione parte dell'attività istruttoria di Consob, l'authority dei mercati, attraverso la delibera 2165 del 18 dicembre, ha reso noto di aver comminato una sanzione amministrativa da 60 mila euro nei confronti di Marco Astorri, che all'epoca dei fatti contestati rivestiva il triplice ruolo di presidente e amministratore delegato dell'azienda, nonché socio di controllo di quest'ultima.

In particolare, stando alle ricostruzioni offerte dalla Divisione Mercati, Ufficio Informazione Mercati di Consob, il 22 ottobre 2019, la società, tramite l’AD avrebbe venduto 8.750 azioni di Bio-on, a un prezzo medio ponderato di 10,42 euro, per un controvalore complessivo di 91.175 euro. Questa operazione costituisce tuttavia una violazione dell’articolo 19 del regolamento Mar, quello relativo agli abusi di mercato, poiché non venne comunicata né a Consob né all’emittente ai fini della successiva dichiarazione che avrebbe dovuto essere resa pubblica.

La sanzione in questione sarebbe comunque in fase di impugnativa da parte di Astorri, avanti alla Corte d’appello di Roma.

Lo scorso settembre il Tribunale della Libertà di Bologna ha annullato, in relazione al reato di false comunicazioni sociali, i sequestri per tre indagati coinvolti nell'inchiesta della Procura e della Guardia di Finanza su Bio-on, che a ottobre 2019 aveva visto i vertici raggiunti da misure cautelari e che a dicembre è fallita. Inizialmente la Procura aveva emesso un sequestro, nei confronti del fondatore Marco Astorri e del vicepresidente Guy Cicognani in via diretta, contestando la manipolazione del mercato e il falso in bilancio, in via indiretta e per equivalente nei confronti di Lorenzoni, Capodaglio e Buonpensiere solo per il falso in bilancio.

A quanto si apprende, dopo gli avvisi di garanzia e le misure cautelari adottate nei confronti dell’ex AD e di altri amministratori, nessun altro provvedimento è stato fino ad oggi adottato. Tuttavia, proseguono le indagini sui fatti in questione da parte della Procura di Bologna, e per le quali è stata però richiesta una ulteriore proroga semestrale, alla seconda scadenza del termine. La società, come è noto è nel frattempo fallita per la crisi finanziaria e le richieste di danni degli azionisti sono state però rigettate in sede fallimentare.

Ora, si rende pertanto di basilare importanza conoscere l’esito delle indagini e soprattutto fare accesso agli atti del procedimento penale da cui potranno emergere importanti evidenze di responsabilità anche a carico della società Y.E. che ha revisionato i bilanci.

Il nostro studio sta monitorando il termine delle indagini e terrà aggiornati i Clienti su questo punto fondamentale per procedere. Sono frattanto ancora aperte le adesioni per l’azione collettiva di tutela degli azionisti che hanno visto azzerarsi i titoli acquistati.

Vittorio Veneto, 26.01.2021

avv. Maria Bruschi

delibera Consob Bioon 18 dic 2020
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