Come è noto, nel mese di aprile, sono stati ceduti a SGA s.p.a. tutti i crediti deteriorati al momento della messa in liquidazione delle due banche venete e non ceduti o retrocessi da Intesa Sanpaolo; con loro sono migrate anche le garanzie, i beni, i contratti e tutti i rapporti giuridici complementari ai crediti stessi. Non sarebbero, invece, passate a SGA le cosiddette, e ormai bene note, operazioni baciate, ovvero quelle concessioni di maggior credito o di tassi di interessi agevolati in cambio di acquisto di azioni della stessa banca.
Non è, tuttavia, di questa opinione il Giudice Biondo del Tribunale di Vicenza che, con la decisione presa la scorsa settimana, ha autorizzato l’estensione del contraddittorio con la chiamata in causa di SGA s.p.a. proprio in merito alla richiesta di “declaratoria di nullità dell’operazione di finanziamento concesso dalla Banca per l’acquisto di azioni proprie (cd. “baciate”)” promosso da un socio di BpVi oggi in LCA.
Qualcosa, dunque, sembra muoversi per garantire una maggior tutela ai soci truffati dalle Banche Venete. Per di più, il fatto che la pronuncia in questione arrivi da Vicenza, potrebbe essere un ben sperante presupposto affinché la stessa decisione venga presa anche per le posizioni contro Veneto Banca, anch’essa in LCA.
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Studio Legale Bruschi
