Con il presente contributo vi segnaliamo quali sono le principali e più recenti tutele di cui gode il consumatore nell’ambito dell’acquisto di prodotti finanziari, nello specifico di finanziamenti collegati a polizze assicurative.
La vendita di detti prodotti costituisce una prassi molto diffusa nel settore finanziario in materia consumeristica di beni e servizi bancari, dove i più noti Finanziatori sono le imprese come Findomestic, Cardif e Agos.
Le modalità di vendita di tali prodotti, che avvengono perlopiù mediante moduli e formulari “preassemblati”, impongono un’attenta considerazione della posizione del consumatore finale. Questi può infatti trovarsi in condizioni di svantaggio, se non di vera soccombenza, ogniqualvolta venga indotto fraudolentemente a sottoscrivere pacchetti di cui non conosce le reali condizioni contrattuali.
A tal proposito l’Unione Europea è intervenuta recentemente in materia attraverso la Direttiva Europea sul Credito ai Consumatori, in vigore dal 1° Giugno 2011, la cui attuazione ha portato alla formazione del cosiddetto modello IEBCC (Informazioni Europee di base sul credito al Consumatore), predisposto su indicazioni della Banca d’Italia.
Il modello IEBCC entra in gioco nella fase precontrattuale della trattativa, poiché il Finanziatore è obbligato ad esibirlo al consumatore prima che quest’ultimo venga vincolato dal contratto. Nello specifico il modello deve riportare in forma chiara e comprensibile le caratteristiche principali e le condizioni economiche concernenti il prodotto finanziario proposto.
Un’apposita sezione (Allegato 1) è dedicata all’assicurazione sul credito, di cui è opportuno sottolineare che, quando si tratta di assicurazioni e servizi facoltativi non connessi al credito, sono facoltativi e non indispensabili per ottenere il finanziamento alle condizioni proposte.
Il rispetto di quanto contenuto nel predetto modello e la correttezza delle pratiche è sottoposto ai rigidi controlli delle Autorità di Vigilanza (Banca d’Italia, Isvap, Consob, Antitrust).
Recentemente l’Antitrust è infatti intervenuta per fare chiarezza su una prassi diffusamente perpetrata da società quali Findomestic a danno dei consumatori, inerente alla concessione di finanziamenti finalizzati collegati in maniera forzosa a polizze assicurative totalmente slegate dagli stessi e senza che il consumatore venisse correttamente informato delle condizioni contrattuali e quindi in spregio di quanto previsto dalla recente Direttiva.
L’Antitrust ha così definito le pratiche commerciali in parola palesi violazioni degli artt. 24 e 25 comma 1 Codice Consumo.
Si tratta di una prassi illegittima che va impugnata. È pertanto necessario che i consumatori prestino attenzione a quanto offerto da finanziatori ed intermediari finanziari e che le modalità di approccio di questi ultimi vengano attuate nel rispetto della normativa vigente, al fine di evitare pratiche abusive. Si consiglia quindi di rivolgersi ad un avvocato tutte le volte che si ravvisino episodi di questo tipo, per ricevere un’adeguata assistenza legale.
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Studio Legale avv. Maria Bruschi
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