È con l’ordinanza n. 13121 che la Corte di Cassazione, sezione Prima Civile, il 12-05-2023 chiarisce che, nel qual caso la separazione venga causata da un tradimento l’addebito spetta al coniuge che ha tradito.
Nel caso di specie il marito aveva scoperto video e conversazioni hot dell’ex moglie su Whatsapp e ne aveva chiesto la separazione, chiedendo inoltre che fosse lei a pagare le spese legali.
La Corte non solo ha accolto la richiesta del marito ma ha anche respinto il ricorso della donna la quale riteneva che fosse stata violata la sua privacy. In merito i giudici hanno condiviso che anche i dati più sensibili, coperti appunto dalle nuove regolamentazioni emanate dall’Autorità Garante in tema di trattamento dei dati personali, possono essere usati nei processi a scopo difensivo.
Viene inoltre aggiunto che vi è l’inosservanza dell’obbligo di fedeltà e la Corte dichiara che l’unico metodo che ha la donna per non avere l’addebito totale delle spese è l’onere della prova, ossia provare l’anteriorità della crisi matrimoniale all’avvenuta infedeltà.
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Studio Legale Avv. Maria Bruschi
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