La Legge di Bilancio 2021 (Legge 30 dicembre 2020 n. 178, entrata in vigore il 1° gennaio 2021) ha prorogato al 30 giugno 2021 le misure approntate a favore delle piccole e medie imprese relative al sistema bancario. L’art. 1 comma 248 della legge richiama infatti espressamente l’art. 56 co. 2 lett. a), b), c); co. 6 lett. a), c) e co. 8 del DL 18/2020 (decreto Cura Italia).
Riassumiamo brevemente l’oggetto della proroga.
È ulteriormente portata al 30 giugno 2021 per le PMI (secondo la definizione data dal comma 5 del citato art. 56) la data di scadenza dei prestiti non rateali sospesi (lettera b) e la data di ripresa della decorrenza delle rate dei finanziamenti (lettera c). A tal fine, alle banche è richiesto di valutare la situazione economico finanziaria dell’impresa e la sua capacità di rimborso, per accertarne liquidità e capacità di rimborso.
Prorogata al 30 giugno anche la copertura di garanzie pubbliche erogate dal Fondo Centrale di Garanzia per le PMI e Sace Cassa Depositi e Prestiti per qualsiasi tipo di impresa (previsti dall’art. 1 e 13 del DL 23/2020) subordinate al rispetto delle rispettive specifiche condizioni.
Le nuove scadenze impongono alle banche un tempestivo intervento – prima della moratoria – di analisi della situazione delle imprese per la rimodulazione del credito. Questo sarà peraltro possibile solo attraverso una pianificazione finanziaria ponderata e approfondita e un’apertura costruttiva fra banche e imprese. Di esiziale importanza sarà la collaborazione delle imprese nel fornire l’adeguata documentazione relativa alla propria situazione finanziaria.
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Studio Legale MB
Dott.ssa Eleonora Sartor
