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L’immagine rappresenta in modo efficace una situazione emotivamente carica e coerente con i temi giuridici trattati nell’articolo da te condiviso: una giovane donna felice e serena accanto al padre, mentre sullo sfondo si nota una figura femminile (verosimilmente la madre) che li osserva con espressione seria e le braccia conserte. Questa scena può essere interpretata come una rappresentazione visiva del conflitto tra genitori separati sul tema del mantenimento della figlia maggiorenne che vive con uno dei due. La madre, in disparte e distante emotivamente, sembra incarnare il ruolo del genitore obbligato a contribuire economicamente nonostante la non convivenza, mentre il padre appare coinvolto e accogliente, a sottolineare la continuità del sostegno affettivo e quotidiano.

L’immagine rappresenta in modo efficace una situazione emotivamente carica e coerente con i temi giuridici trattati nell’articolo da te condiviso: una giovane donna felice e serena accanto al padre, mentre sullo sfondo si nota una figura femminile (verosimilmente la madre) che li osserva con espressione seria e le braccia conserte. Questa scena può essere interpretata come una rappresentazione visiva del conflitto tra genitori separati sul tema del mantenimento della figlia maggiorenne che vive con uno dei due. La madre, in disparte e distante emotivamente, sembra incarnare il ruolo del genitore obbligato a contribuire economicamente nonostante la non convivenza, mentre il padre appare coinvolto e accogliente, a sottolineare la continuità del sostegno affettivo e quotidiano.

MANTENIMENTO DELLA FIGLIA MAGGIORENNE CONVIVENTE CON IL PADRE: LA MADRE DEVE CONTRIBUIRE

Il genitore non convivente deve contribuire al mantenimento del figlio maggiorenne se non è ancora autosufficiente e vive con l’altro genitore.

DOTT.SSA DE ZORDO VERONICA

7 lugTempo di lettura: 2 min

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