Il primo luglio scorso la Corte di Cassazione esprimendosi, con la sentenza n. 39529, in merito a un caso relativo ad un utilizzo indebito di strumenti di pagamento, ha precisato inoltre la sua posizione sull’utilizzabilità dei messaggi Whatsapp in un procedimento penale.
In particolare, il soggetto aveva utilizzato il bancomat di un’altra persona senza esserne autorizzato e, anche tenendo conto di messaggi rinvenuti nella famosa piattaforma, era stato condannato. La Corte ha dichiarato che i messaggi conservati hanno natura di documento ufficiale e in quanto tali utilizzabili per un procedimento penale.
Mettiamo a disposizione al seguente link copia della sentenza per un maggiore approfondimento (https://i2.res.24o.it/pdf2010/Editrice/ILSOLE24ORE/QUOTIDIANI_VERTICALI/Online/_Oggetti_Embedded/Documenti/2022/11/05/GUCCIA.pdf)
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Studio Legale Avv. Maria Bruschi
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