La Suprema Corte, sezione Prima, con la sentenza n. 18744 del 04-05-2023, ha dichiarato che non è reato fotografare con il cellulare chi parcheggia in zona vietata, anche se all’interno dell’auto ci sono minori.
Accolto invece il ricorso dell’imputato che non voleva risarcire il danno: la Suprema Corte infatti annulla, senza rinvio, perché il fatto non sussiste e dichiara la non risarcibilità dei danni. Nel caso di specie, la contravvenzione ex art. 660 del Codice di procedura Civile, può configurarsi come reato e quindi il danno risarcibile quando risulta come reato abituale di fronte ad una condotta abituale o come una sola azione ma che risulta di particolare disturbo o molestia.
Sebbene l’azione dell’uomo fosse ripetuta nel tempo, i fatti non rivestono gli elementi tipici della condotta molesta.
Lasciamo in allegato la sentenza per presa visione.
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